lunedì 30 novembre 2009

La malattia.

La differenza tra oggi e due mesi fà è che due mesi fà sprofondavo in compagnia.
Oggi nel baratro ci sono solo io.
E anche se la caduta è stata rallentata, non ho ancora smesso di precipitare.
In questo buco di culo di baratro, ci sono pochissimi appigli.

mercoledì 11 novembre 2009

There must be a reason for all this!

quando ti allacciano il gas dopo due settimane di intoppi burocratici e mille telefonate
quando accendi il riscaldamento e scopri che la caldaia è rotta
quando rompi una relazione di 5 anni
quando sprofondi una sorta di risucchio depressivo
quando hai fatto terra bruciata intorno a te

allora ti ricordi che qualcuno ti disse, a gennaio, che questo sarebbe stato un anno fantastico.

Astrologi del cazzo!

The chef's cut (il seguito di Slices)

Oggi è stato memorabile.
Per la prima volta dopo 10 giorni ho fatto una doccia tiempida.

Stanco di lavaggi a freddo con la cosiddetta tecnica a pezzi ho comprato un cattle.
Cioè un piccolo bollitore elettrico per il thè o il caffe americano.
L'ho riempito d'acqua e me la sono gettata addosso con grande beneficio.

Insomma bisogna arrangiarsi nella giungla urbana (provinciale) del XXI secolo.
Ed io mi sono sentito l'ultimo Indiana Jones appeso ad una liana nel box della doccia.

mercoledì 4 novembre 2009

SLICE

Ho cambiato casa.
Stò però ancora mentalmente traslocando.
E non solo mentalmente.

Non ho ancora il gas in casa.
Questo significa niente fornelli. E passi.
Ma significa soprattutto niente riscaldamento.
Con l'autunno padano a regime. E passi.
Ma quello che è proprio scomodo è non avere l'acqua calda.
Una vera e propria doccia fredda. E non parlo in senso figurato.
E ci mancherebbe solo l'influenza.


Poi:

dormo sul divano, non ho un armadio e i vestiti sono sparsi tra scatole e bustoni.
Ho comprato solo una libreria, da ikea e non so dove metterla.
Non ho sedie, non riesco a cambiare le lampadine che in alcune stanze sono fulminate.
Manca un appendiabiti, ma la giacca tanto è sepolta sotto un mare di magliette e felpe.
Ah, per le prima volta da quando ho un bancomat, il mio conto è a ZERO.
L'armadio che volevo comprare in macchina non entra. Devo fittare un furgone.
La moto si è rotta come in ogni novembre italiano.
Lavoro come un matto (e inizia a piacermi!)

Se qualcuno di voi è in vena di altruismo qui c'è da smazzare, pulire, montare, girare per mercati e mercatini....insomma fatevi avanti.


Comunque alla fine:
TUTTO QUESTO MI FA SENTIRE VIVO COME NON SUCCEDEVA DA UNA VITA!

ciao

mercoledì 26 agosto 2009

Damose un taglio.

Tormantato.
questo direbbero di me oggi.
Uno che si è voluto scavare.
La fossa si.
Oppure ha voluto scavare dentro di se fino a trovare il vuoto e ci è rimasto secco.
Perchè questo?
Perchè quello?
E perchè io? e perchè non io?
Ma il momento peggiore, in una ipotetica scala di umori dal più male al meno male, si verifica quando realizzo che tutto quello che facciamo non ha senso. E' una recita continua.
Allora mi chiedo che motivo c'è di alzarsi e andare a lavorare, o anche dormire o mangiare o scopare.
Tutto sommato, mi rendo conto solo adesso che ho elencato le uniche attività di cui riempo la giornata da qualche tempo.
E' meglio se ci dò un taglio.

lunedì 24 agosto 2009

Planimetria del territorio
Mappa militare con rilievi e laghi e fiumi
bussola
goniometro
cannocchiale
astrolabio
Rilevatore Feng shui (si scrive cosi?)

Questi gli arnesi che la premiata ditta Zax si è procurata per trovare la soluzione ad un problema strutturale.

Cerchiamo CASA.

mercoledì 12 agosto 2009

Cosi "en passant" (si scrive ancora così?)

dal blog di Luttazzi:

Fa scalpore il caso della cagnetta Muffy: smarrita nel 2000 sulla Gold Coast australiana, è stata ritrovata nove anni dopo a 3000 chilometri di distanza. Mai visto lanciare un frisbee così lontano. (Daniele Gabrieli)

martedì 11 agosto 2009

WHEN IS THIS BLOODY DAY GOING TO END?

Sembra un po la frase topica che ha caratterizzato questa metà 2009...

...ma giovedi sarà Berlino e da lì un sacco di progetti, iniziative, concerti.

A Settembre soci.
ciao

giovedì 6 agosto 2009

La voglia che avrei di riscrivere la storia raccontando un'altra verità

"Certamente, la mancata redistribuzione della terra costituì una delle tante ragioni alla base del cosiddetto brigantaggio che di fatto va inquadrato come una guerra civile di resistenza partigiana e non come un banale fenomeno delinquenziale.
Al 'tradimento' dei nobili, viene associato il tradimento degli ufficiali. Non è chiaro l'intreccio tra Cavour, inglesi e esercito borbonico, ma è certo che interi reparti rinunciarono a combattere, benché buona parte dell'armata di terra abbia servito il proprio sovrano fino all'ultima battaglia.
Una questione concerne i vantaggi che lo stato sabaudo, con le sue finanze disastrate dalle numerose campagne militari, avrebbe ricevuto dalla floridità economica del Regno delle due Sicilie: taluni sostengono che la conquista del Regno delle due Sicilie sia stata 'economicamente provvidenziale'. Una tesi sostenuta da una vasta letteratura, con argomenti documentali e materiali, dei quali il più spesso citato è la costruzione della prima ferrovia in Italia: la Napoli-Portici."

tratto da wikipedia

mercoledì 5 agosto 2009

Dove i destini si sbagliano

Dove i destini si sbagliano.

A quindici anni ne hai di voglia di buttare fuori tutte quelle tossine che accumuli in smisurati e ormonali giorni di scuola.
E' l'età dicono.
C'è un mondo fuori con il quale hai difficoltà a comunicare: genitori, amici, l'altro sesso, la scuola.
Apri una vecchia agenda e ci disegni sopra cuori, fiori, alberi, nuvole poi la cosa si evolve, anzi TU evolvi e se non hai la sensibilità di un monolite puoi cogliere un raggio di sole di un pomeriggio a casa come un qualcosa di vagamente romantico, indistintamente piacevole.
Quindi le nuvole e i fiori si trasformano in didascalie, frasi, pensieri e pensierini.
Sei salito su un piccolo trampolino e stai per lanciarti, inconsciamente.
Alla prima poesiola che dedichi alla compagna o al compagno di scuola possiedi già tutte le capacità di stupire i tuoi genitori.
E se questi non sono invidiosi e altezzosi, ti incoraggeranno ad andare avanti.
Qualcuno nelle sbiadite foto di famiglia ha già intravisto una promessa.
Uno scrittore, un giornalista. I più pragmatici vedranno magari un pubblicista che scrive messaggi ingannevoli per spumanti e gioielli.
Si proiettano ombre sul tuo futuro. Grandi progetti.
Ma tu sei ancora quel puffo lì, alto un metro e cinquanta che monta e smonta i pezzi Lego per fare astronavi veloci abbastanza da portarti, le sere, in galassie lontane dove non abitano né insegnanti né registri con voti.
E poi, tanto, loro non ti capiscono. Che ne sanno di cosa provi per Maria, Giovanna, Filippo o Marco.
Hai la saccenza di conocere ogni angolo del tuo mondo. E siccome è solo il tuo, le regole te le imponi da solo e magari le disattendi pure.
Quindi nei temi in classe decidi di stupire e stupirti, scrivi con la velocità di un razzo e la foga di un ultrà.
Ma non se ne accorgerà nessuno.

Oppure se ne accorgerà qualcuno. Qualcuno che ti guarda senza essere visto.
Il gioco inizia a piacerti, scrivi, fai leggere, leggi e rileggi.
I tuoi coetanei non capiranno un cazzo, ma tra i grandi c'è chi sente di trovarsi davanti al se stesso di mille anni prima e vuole aiutarti a prendere forma.
Anzi ti fa salire su un trampolino poco più alto.
"I classici, servono i classici"
"cosa vuoi scrivere se non hai letto prima una montagna di libri?"
E allora via, finalmente quando leggi libri dai titoli pallosissimi, hai l'impressione che per la prima volta stai studiando qualcosa di utile, qualcosa di concreto, che serve davvero.
E' così che noi presunti scrittori/giornalisti in fascie ci siamo sorbiti di tutto di più.
E poi le tecniche!
I "qui" e i "lì" che permettono al lettore di sentirsi al centro della scena, compagni di sventure del loro protagonista.
Infine ci devi avere anche qualche cosa da dire, cazzo.
Ché mica puoi imitare lo stile e le storie degli altri.
Un trampolino più sù superi la paura di raccontare i cazzi tuoi in modo neutrale e permetti a chi si prenota con alzata di mano, di leggere cosa scrivi.

Una mattina di sole ti telefonano da non-si-sà-dove.
All'altro capo del telefono c'è non-si-sà-chi.
Ti dice che sei un testone e che hai vinto un concorso letterario.
Anche se non ricordi di averci partecipato.
Iniziano le telefonate di conferma, qualche congratulazione.
Sei su un trampolino abbastanza alto.
Un editore sta "valutando" la possibilità di pubblicare le tue masturbazioni di inchiostro.
Zac!

Più su sul trampolino olimpico ci sono i grandi, i campioni, le olimpiadi di scrittura.
Ma sei già bello alto per avere i tuoi sedici anni.
E forse non hai letto tutti i classici che ti hanno prescritto.
Forse non hai neanche il talento che alcuni ti affibiano.
Le gambe ti tremano.
Allora salti dal trampolino intermedio e non fai una grande bella figura.
Sei scoordinato.
Quando entri in acqua come un meteorite impazzito e bevi pensi che scrivere non sia il tuo sport.
In un attimo un castello enorme ti cade addosso.
I tuoi ti sorridono ancora per poi ricordarti in ogni momento che hai fallito.
Ti dicono che quella era la tua strada, la tua dote e non l'hai saputa valorizzare.


Anche quando pare chiaro che la tua strada passa per altri paesaggi e che le tue doti non sono necessariamente letterarie, loro continueranno a pensare che il destino è uno solo e che non è possibile cambiarlo....al massimo si può sbagliare strada.

domenica 12 luglio 2009

Per ex amanti irritati

La scritta sul muro più bella che abbia mai letto recitava più o meno così:

"Maria, fare l'amore con te è stato come gettare una salsiccia in un corridoio."

geniale!!

lunedì 15 giugno 2009

considerazioni pomeridiane in un giorno di forte mal di testa.

Ogni volta che Ligabue canta:

NON E' TEMPO PER NOOOIIIII
E FORSE NON LO SARA' MAIIII.

penso che ce l'abbia proprio con me. E con quelli come me.

In attesa di definire il proprio futuro, teniamo duro, hermanos.



martedì 9 giugno 2009

effetto domino, prima parte.

Ve lo dico subito.
Se salta il Pakistan rischiamo di vedere davvero una grande guerra mondiale.
Ve lo volevo dire, così se succede "io ve l'avevo detto"
Se non succede tanto meglio.
Maggiori dettagli nei prossimi post.

mercoledì 3 giugno 2009

Sadismo da festa della Repubblica parte seconda

E ci si mette anche la TV.
Che di norma in casa ZAX rimane spenta tutto l'anno.
Poi una sera qualsiasi di un giugno qualsiasi di un anno che spero di dimenticare presto, prestissimo, l'accendo e lei è lì, meglio la sua controfigura holliwoodiana.

Oppure

accendo la TV e tutti i fantasmi del caso tornano a svolazzare nel mio appartamento.
Gli armadi si aprono e gli scheletri fanno la fila per ballare un valtzer conmigo.
Soffro oramai di allucinazioni:
Ma è da una vita che trovo Helena Hunt uguale a D.
non ho una foto di D. per fare un confronto, vi chiedo di fidarvi sulla parola.
O di assecondare le mie follie.



non riesco a caricare una cazzo di foto qua sopra.
Meglio cosi, chiudiamo l'armadio....almeno per stasera.

Sadismo da festa della Repubblica.

E' puro sadismo quello che mi porta, ogni due mesi, a cercare su google i nomi di donne che ho provato ad eliminare dalla mia vita.
Oppure cercare su facebook il profilo di chi ha deciso che non posso far parte della loro vita. In nessun modo.
Unito alla frustrazione di aver completamente perso il controllo sulla propria di vita e un po' di guai vari.
Ho smesso di cercare quel momento in cui gabriele zax ha perso Peter Zax ed è diventato un automa.
Ho smesso di cercarlo perché l'ho trovato. E non mi ha aiutato a capire niente.
Inoltre l'immenso giramento di coglioni che distingue questo periodo finisce per far esaurire anche le persone che mi sono attorno.
Che però non capiscono che mettermi nell'angolo non aiuta.
Ho deciso che tra un anno me ne vado da qui.

martedì 26 maggio 2009

E ancora non basta.

La vita ha un gusto.
Un gusto perverso e contorto.
Un po' strano, discutibile, a tratti volgare, il gusto.
Per cui, almeno nel mio caso, quanto più cerco di nascondermi, di tenere un profilo basso, tanto più la vita viene a cercarmi in ogni rifugio, sotto le lenzuola, in ogni anfratto.
E con una forza capace di schiacciare i sassi, mi afferra per il bavero della camicia e mi sbatte in faccia tutte le difficoltà di cui è capace.

Un paio di esempi?
Mi hanno rubato la moto.
Hanno ritrovato la moto....ma a quaranta kilometri da Verona.
Senza bauletto, senza caschi e senza uno specchietto (lasciandomi solo quello obligatorio, si sono fottuti invece quello opzionale, galantuomini).
Ho dovuto pagare il soccorso stradale che i Carabinieri hanno chiamato per trainare la moto.
Più la sosta nell'autorimessa.
Più il meccanico per rimettere a posto i fili dei contatti, ricaricare la batteria.
Ho dovuto ricomprare i caschi.
Era meglio se la moto se la tenevano i ladri, risparmiavo.

Inoltre, scade l'assicurazione della macchina e devo fare il passaggio di proprietà, devo rinnovare la patente, la società della monnezza Veneta ci ha sgamato come morosi e costretti a pagare una multa, scade anche l'assicurazione della stessa moto, la dermatite atipica mi vuole divorare le mani, è venuto giù un caldo da ferragosto e un movimento brusco mi ha bloccato il collo.

In medicina lo chiamano accanimento terapeutico.
Ma da cosa devo ancora guarire?
E che cazz!

domenica 17 maggio 2009

The Geco!

Quando ci siamo incontrati per la prima volta non era chiaro chi dei due fosse più spaventato.

Adesso in casa siamo 3.
The Zax, Silvia e the Geco (link).

Ed è stato prontamente soprannominato Brian...ma io preferisco definirlo "la lucertola".

Cosi da un paio di settimane ha deciso che gli piace stare tra il bagno il salotto e il terrazzino.
Quando gli passo vicino, Silvia mi urla di non spaventarlo.
Ed io resto perplesso.

Ma qualcuno dice che portino fortuna.

Ecco degli scatti

domenica 10 maggio 2009

Il problema

Travaglio invita a leggere Maria Giovanna Maglie sul Giornale del 30/4.
Ed io non sono rimasto meravigliato.
Mi aspettavo che la gente pagata dal nano imperatore fosse li a scrivere su quanto sia bello, bravo e intelligente.
Sono rimasto molto piu sorpreso dal livello dei commenti.
C'è gente in giro che alle...alle...come dire..."cagate" di questo governo e del suo capo ci credono, o ne sono convinti assertori.
Dalle mie parti si diceva che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Non so se la cosa valga ancora adesso.
Io ci leggo una cosa diversa però.
Ci leggo un degrado ed una disperazione avvilenti.
Non ci sono colpe nel credere che la cura sia berlusconi.
Se non si hanno gli strumenti per una lettura critica della società è proprio grazie a vent'anni di abrutimento culturale (impoverimento) dovuti proprio in larga parte all'intrattenimento commerciale (mediaset).
Possiamo quindi dire che ci hanno rincoglioniti per governarci meglio?

Io ci metterei un bel si.

martedì 5 maggio 2009

Nineties - our golden ages

In una foto di tanti ma proprio tanti anni fà, ho notato che le ragazze portavano i capelli in un modo che oggi definirei: anni '90.
Prima di oggi, una cosa poteva essere anni '70 o '80 o precedente.
Questo mi dà una nuova prospettiva: da quando sono nato è passata una cifra di tempo.
In pratica nell'arco delle nostre esistenze abbiamo già visto un'epoca passare.


Per concludere la mia parabola sul passato (che dura da un anno e mezzo e pare debba durare ancora un po') ho notato ancora che:
Quando pesavo 25 chili in meno ricevevo molti più sms.
Sto cercando empiricamente il nesso tra le due cose.
Potreste aiutarmi a creare una teoria che assecondi la mia tesi?

World Business Update:
La Bolivia non è ancora morta.
Novità all'orizzonte.

mercoledì 22 aprile 2009

Pictures of you (y el romantico que llevamos por dentro)

Volevo mettere quella del ragno, poi Fabio è passato da queste parti e nel delirio musicale è venuta fuori questa.
Per quel Zax romantico e distratto che vaga dentro me.






ed il testo






I've been looking so long for these pictures of you
that I almost believe that they're real.

domenica 29 marzo 2009

Secondo voi...
...se dopo un post su israele, il ministero degli interni decide di fare una visita al mio blog, devo preoccuparmi??

FOSFORO BIANCO

Isreale, ovvero come combattere una guerra da codardi.

Da Wikipedia:

Il fosforo bianco è stato usato nel 2006 da Israele contro obiettivi militari in Libano e nell'Operazione Piombo fuso[1] In entrambi i casi l'uso della sostanza è stato prima negato, poi ammesso dalle forze militari israeliane, specificando però che l'uso rientrava nei metodi legittimi di impiego. Nell'operazione "Piombo Fuso", tuttavia, da video e articoli sui siti del Guardian[2] e della CNN [3] risulta che la popolazione civile è stata comunque colpita dai bombardamenti.



Fosforo Bianco:

La Convenzione sulle armi chimiche non considera il fosforo bianco un'arma chimica, sebbene alcuni paesi lo facciano. Negli ultimi anni, gli Stati Uniti, Israele, e la Russia hanno usato fosforo bianco in combattimento (eccetto la Russia, nè Israele, nè gli Usa hanno ratificato il Protocollo III della Convenzione su certe armi convenzionali contro le armi incendiarie).

Il fosforo bianco a contatto con l'ossigeno presente nell'aria produce anidride fosforica generando calore. L'anidride fosforica reagisce violentemente con composti contenenti acqua e li disidrata producendo acido fosforico. Il calore sviluppato da questa reazione brucia la parte restante del tessuto molle. Il risultato è la distruzione completa del tessuto organico.



Ferite da Fosforo Bianco

Il fosforo bianco provoca ustioni gravissime ed estremamente dolorose. I tempi di reazione su un organismo vivente sono rapidissimi, nell'ordine di pochi secondi. In caso di contatto con la pelle, l'ustione appare come necrosi di colore giallastro ed un odore caratteristico, simile all'aglio marcio. Le bruciature sono multiple, profonde e di dimensione variabile. Presentano escoriazioni e vesciche giallastre. Data l'alta solubilità lipidica, penetra rapidamente attraverso la pelle bruciando i tessuti sottostanti, spesso fino alle ossa. Tale reazione continua fino all'esaurimento del fosforo bianco dato che i tessuti organici sono molto ricchi di acqua e, quindi, di ossigeno.

Le parti più colpite sono, solitamente, le parti esposte: testa, mani e piedi. Il grado di severità delle ustioni è sempre il terzo. In caso di contatto con gli occhi, i danni sono gravissimi e quasi sempre irreversibili. In caso di contatto, rimuovere immediatamente gli indumenti evitando al minimo ogni contatto con la pelle. Se impossibile, immergere gli indumenti in acqua per prevenirne o estinguere l'incendio e successivamente rimuoverli. Bagnare abbondantemente la ferita con soluzione satura di bicarbonato di sodio in acqua fredda. L'ideale è di immergere la parte da trattare in una bacinella piena di soluzione. Rimuovere ogni residuo visibile di fosforo bianco, senza mai smettere di bagnare le ferite utilizzando pinzette o utensili adatti.

Non usare mai e per nessun motivo le mani nude! Il fosforo bianco rimosso dovrà essere smaltito in acqua o luogo ove possa bruciare senza arrecare altri danni. Coprire le bruciature con bende bagnate di soluzione salina e mantenerle umide per prevenire un brusco innalzamento della temperatura locale e un possibile incendio. Se le ferite sono molto estese, il rischio di ipotermia è alto e può essere fatale. Controllate con cura la temperatura del paziente.

Le bruciature da fosforo bianco sono in ogni caso molto pericolose anche per l'elevato grado di tossicità delle sostanze prodotte dalla combustione o degradazione come la fosfina. Tali prodotti possono provocare nel breve termine danni al fegato, cuore e reni.

Io, Zax, provo il più profondo disgusto per l'occupazione israeliana in Palestina.
Per i metodi, le ideologie e la disumanità con le quali lo strerminio viene portato avanti.
Non c'è, torno a ripetere, della colpa da entrambe le parti.
C'è un popolo massacrato da un lato ed uno massacrante dall'altro.
Viva il popolo palestinese, viva la PALESTINA LIBERA.

Deeply sad

Sarà capitato anche a voi di sentirvi infinitamente tristi qualche volta, senza conoscerne il perché.
It's happening to me, right now, for no reasons at all...

lunedì 23 marzo 2009

il ritorno di acuto

But you live in rich villa?
Ma sì 'e Villa Ricca oh?

Carta Igienica Vetrata ®

Certe volte la vita...


E poi dove se non nella saletta d'aspetto del dottore?
In un quartiere qualsiasi di una città qualsiasi del nord Italia, in un giorno imprecisato?

Incontrare la più antipatica delle compagnie delle medie!


Certe volte la vita...

...per darti un calcio in culo, viene a cercarti finanche dal dottore.

mercoledì 18 marzo 2009

Pietre ad Iguazu

Ma siete anche voi qui per prendere delle pietre? Mi domanda sottovoce il piccolo turista col cappello di paglia.
Ha un forte accento campano, casertano mi confermerà poi.
Pietre? Penso io mentre mi immagino accovacciato sulla riva di un fiume a raccogliere ciottoli ben levigati...
No! rispondo, che Pietre?
Pietre! conferma il turista.
Silvia ed io facciamo quell'espressione da spie che non capiscono un messaggio in codice.
Pietre.
Siamo qui per vedere le cascate, non le pietre.
Ci guardiamo negli occhi, entrambi convinti che l'uno stia prendendo per il culo l'altro.
Finchè, sicuro della mia buona fede, dichiara ad alta voce:
Pietre! Rubini, diamanti, zaffiri...e mentre snocciola nomi di minerali sconosciuti si allontana furibondo.

Bello il Brasile.
Però con i soldi che abbiamo speso in due giorni, forse era meglio che ci compravamo una pietra.

lunedì 16 marzo 2009

Ad Ilaria

Se a vent'anni scegli di parcheggiarti all'università, di avere l'ultimo modello di cellulare che è in bella mostra nelle vetrine dei negozi, di vivere con i tuoi mentre mamma ti fa il bucato e papà compra il tuo affetto con una sostanziosa paghetta settimanale, il tuo futuro è scritto più o meno lì insieme a quello di tutti i tuoi amici.
Avrai lavori più o meno precari, serate da sballo collettivo, musica a tutto volume per nascondere il suono terribile del vuoto che ti circonda.
I bei pullover firmati, stirati e piegati o le scarpe da tennis di tendenza.
Potresti vivere a casa dei tuoi fino ai trenta con le lenzuola di batman e le pasticche di acidi nascoste nei cassetti.
Sarai perfetto.
Nessuno ti chiederà di essere di più di quello che sei.
Alla fine comprerai una macchina, una donna, una casa e un mediocre lavoro.
Non ti farai domande perchè lo sport la domenica, le ferie nel traffico e i sabati a lavare la macchina non ti lasceranno spazio.
E alla fine, forse, è meglio così.

Ma se a vent'anni decidi che questo mondo non ti basta...
...sappi che non si può tornare indietro.

Se esci dal cerchio, se salti fuori dal libro, magari anche solo per la durata di una pagina, se lo ricorderanno.
E te lo faranno pesare ad ogni passo, con ogni sguardo.
Da lontano ti giudicheranno come un eretico, un bastian-contrario dei poveri:

"Buttare al vento la possibilità di avere tutto già pianificato è da veri stronzi.

Quindi valuta bene perchè se vai fuori strada non potrai ritornarci.
Perché dopo, quando cercherai di rientrare nel libro avrai perso due, tre anni, magari quattro o addirittura cinque.
E sei un folle.
Chi ti credi di essere? Pensi di fare il furbo?
Sei scappato dall'alienazione e ora ti rimetti in coda per rientrare?
Cosa vuoi?
Un lavoro frustrante?
La macchina e le rate del mutuo?
Vuoi l'ultimo cellulare anche tu e metterti in fila al supermercato il sabato?
Vuoi il medico della mutua? e dov'è la tua residenza? sei cittadino italiano?
Il passaporto è scaduto e devi penare almeno tre mesi per il rinnovo.
Vuoi pagare le tasse senza perdere il sonno dietro al modulo 3a 3b 3c?
Devi metterti in fila caromio! ma no, non con gli altri, quelli stanno avanti oramai, tu devi ricominciare da zero.
Ma non hai più vent'anni e chi lo sa se un'azienda ti assume, chi lo sa se hai diritto ad un salario. Non hai la macchina? Povero scemo, il papi non te l'ha comprata? e come ci vai al lavoro adesso?
No! Viaggi non ne puoi fare più, perchè ti è piaciuto andare a zonzo per il mondo mentre qui si sudava freddo guardando le tette delle veline in tv.
Mentre tu parlavi di stronzate cosmiche come la politica, i punti di vista, mentre ridevi con un amico conosciuto da poche ore alla stazione dei treni, qui c'era gente pronta a vendersi il culo per fottere il prossimo.

E allora?
E allora lo vedi che siamo buoni anche con te?
Ti lasciamo sognare quello che sognano gli altri: i soldi, il sesso, il calcio, l'apparire senza essere.
Su da bravo, allineati e tieni la testa bassa, forse c'è ancora tempo per la prima rata del mutuo sulla vita.

mercoledì 11 marzo 2009

personalismi

- E' stata la persona più straordinaria che abbia mai incontrato, resterà sempre con me -
dal libro: pensieri e parole di R. J.

a volte penso che basterebbe che qualcuno pensasse questo di me per ritenermi soddisfatto di aver vissuto.


Ho anche notato che nelle cartelle sparse del mio computer ci sono troppe foto dei fidanzati delle mie amiche....cosa vorrà dire questo?

A quando l'arrivo del mio Hermano F.? Quando un po di tempo da solo? Quanto ancora prima di ricominciare a vivere?

lunedì 23 febbraio 2009

the down shines her lights to scare off the night

Premetto che non so chi siano quelli nelle immagini, volevo soltanto segnalarvi questo stupendo pezzo.




Il blog langue quando la vita invece scorre.
Cuidense.
G.

giovedì 19 febbraio 2009

politica a pranzo

Stavo per rassegnarmi a passare la mia ora pranzo con le colleghe "vece", le vecchiotte del mio ufficio.
Anzi stavo per rassegnarmi al silenzio, alla totale passività nei confronti delle loro chiacchiere da donne mature.
Ho imparato però tante cose, per esempio come fare una buona manutenzione della lavatrice o come stirare e amidare i colletti delle camicie.
Ci sono nel gruppo punti di vista differenti sul mondo.
Alcune sono molto avanti, altre decisamente conservatrici.

Oggi si parlava del Festival di Sanremo ed in particolare sulla polemica che una canzone sull'omosessualità pare abbia acceso nel solito pubblico della solita Italia fintamente ed infinitamente spaccata a metà.

Davanti a certe cavolate anche la mia flemma britannica non ha retto.
Sono esploso, per la prima volta.
Non è possibile che passi il concetto di omosessualità = malattia, dalla quale teoricamente ci si potrebbe addirittura curare.
Se così fosse, sarebbero tutti leggittimati a pensare che gli omosessuali siano dei malati, perversi, da prendere con le medicine e qualche buona bastonata.
Ecco, ho cercato di spiegare questo, che a mio avviso era il centro della giusta polemica dell'Arcigay.
E lì tutto il provincialismo conservatore della piccola borghesia di paese è venuto fuori e si è seduto al tavolo con noi.

Libertà di pensiero non è uguale a insulto.
Proprio come subdolamente si cerca di fare attraverso questa canzone del Festival.
Se io posso dire quello che mi pare, sarò anche libero di sostenere che il mio avversario politico è una gran testa di cazzo...e ripeterlo in televisione un milione di volte finchè qualcuno non si convincerà.

martedì 10 febbraio 2009

passavo di qui e allora....


si commenta da solo.




Ps...sto per finire un bellissimo libro di Ermanno Rea: Napoli Ferrovia.
Poi ho deciso che per la primavera attacchero nuovamente il pendolo di Faucault di U. Eco che consiglio a tutti.

lunedì 9 febbraio 2009

Sunday bloody sunday

Con la crisi economica che impervesa
con la perdita di valori e di morale che sta distruggendo la nostra società
con il freddo e al pioggia di questo inverno
con tutto questo, era proprio necessario mandare una domenica così di merda?

It starts at 11 o'clock con il riscaldamento rimasto spento da ieri, fa freddo.
Silvia mette su la lavatrice mentre io accendo nell'ordine: lavastoviglie...forno....e due portatili...salta tutto. Ma non il salvavita che sta in casa bensì il contatore generale che nel nostro palazzo sta nel primo piano sottoterra (e noi al sesto).
Baruffa sul terrazzino per chi deve stendere e come e quando e perchè.
Il mio livello di pazienza è duramente provato.
L'assicurazione della macchina sta per scadere e mio padre mi ricorda con una telefonata che ora che sono adulto queste cose me le pago da solo.
Decidiamo di andare a fare un po di scuola guida e scopriamo nostro malgrado che c'è blocco della circolazione.
Restiamo in casa fino alle 18 quando l'idea di fare scuola guida fa di nuovo capolino.
Usciamo, no aspetta, non trovo il foglio rosa, sei disordinata, no l'ho messo qui, no lì, no allora io mi stendo sul divano quando lo trovi mi fai un fischio.
Ecco il foglio rosa, l'aveva nascosto per non perderlo...e poi si dimentica il posto e lo perde.
Scendiamo e iniziamo a cercare la macchina. Era qui, no lì, vai più avanti, no era vicino alle strisce.
Ok non c'è la macchina, ci hanno rubato la macchina.
Risali, bisogna fare la denuncia ma non sappiamo a memoria il numero di targa, il libretto era dentro. Panico.
Andiamo dai carabinieri, li interrompiano mentre guardano un video su youtube, pazienza.
" a Verona non si rubano macchine, per me ve l'hanno rimossa i vigili".
Ma ero nelle strisce blu con il permesso per residenti e bla bla bla
" si ma oggi c'era la maratona super-mega-stra-figa. E passava proprio per casa vostra".
Bene! Magari! se fosse cosi sarebbe anche meglio che il furto!
Ma senza targa non caviamo un ragno dal buco.
Torniamo a prendere un taxi, risalgo, mi manca il bancomat.
Alla fine chiamiamo il garage del soccorso ACI, la macchina ce l'hanno loro, ma per soli € 105,50 ce la ridanno.
Corriamo a prenderla con l'affanno.
E la multa è solo altri 40 euro.
E ci ammoniscono: " non si parcheggia sul percorso della maratona".
E chi cazzo lo sapeva che c'era la maratona porca troia.
Silvia parla di Karma, il Napoli gioca alle 20.30 e sicuramente vincerà.
Infatti perde per 2-1 contro il Palermo.

Timidamente mi infilo nel letto, non sia mai che arrivi qualcos'altro.

sabato 7 febbraio 2009

Non ce l'ho con nessuno, premetto.
Eppure mi capita sempre di incontrare queste persone che non sanno cosa vogliono o se lo sanno non fanno niente per averlo.
In genere sono donne ma capita anche agli uomini.
Li chiamiamo pisciasotto vittimisti.
Sono quelli che vorrebbero sapere se il proprio capo gli rinnoverà il contratto ma hanno paura a chiederlo.
O quelli, i peggiori, che vengono lasciati, ci stanno male un casino, ma non fanno niente per recuperare il proprio partner.

Ok, è una cazzata. Eppure di gente così ce n'è, mi fanno arrabbiare.
Il destino, dicono molti, tutto è regolato dal destino.
citazione:
"I've noticed that even people who believe in destiny, and say: "nothing can be changed",
DO look before they cross the road."


Al destino io non ci credo, eppure qualche volta ho fatto ricorso a questa parola come scusa.

Mi piacciono invece quelli che combattono, che le cose se le sudano, che fanno quello che promettono e che ci credono.
Che se vogliono vederti te lo dicono. Ti telefonano. Che se ti amano, ti baciano.

Esistono le solite due umanità e più passa il tempo e più mi accorgo di far parte di una minoranza talmente sparuta che è diventato improbabile incontrarsi.

La nuova dottrina capitalista ci vuole egoisti, pigri e asocevoli.
Ok, anche qui non c'entra niente.
Ma come devo spiegarlo che le persone a cui mi lego sono sempre di più quelli che non vorrei?

Allora stamattina con tutta la rabbia in corpo e la frustrazione di vivere in una società molle, Silvia ed io abbiamo deciso di fare il pane.
Pane si, ma con le noci.
Ché è tutta un'altra cosa.


GRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Ricetta del pane con le noci (per sbollire la rabbia accumulata)

250 gr di farina di grano duro 00
150 gr di farina integrale (se la trovate)
300 ml di acqua tra i 25 e 27 gradi centigradi.
50 ml di olio d'oliva extra vergine
20 gr di lievito di birra
sale
zucchero
noci sgusciate q.b.
e una buona dose di pazienza.

Portare l'acqua a 25-27 gradi, sciogliere il lievito e girare.
Intanto unire le due quantità di farina in un recipiente di plastica, aggiungere il sale e un "thé spoon" (cucchiaio da thé- c u c c h i a i n o) di zucchero.
Aggiungere l'acqua con il lievito e l'olio d'oliva alla farina e girare con un mestolo di legno.
Quando l'impasto si è fatto omogeneo aggiungere le noci sgusciate che intanto avrete triturato finemente con un coltello.
Impastare con le mani per buoni 30-40 minuti (di meno non vale chè altrimenti non si forma il glutine che-chi-se-ne-frega-ma-pare-che-sia-importante).

poi impastare per 40 minuti.
A seguire impastare per altri 40 minuti
Quando la rabbia sbolle e le braccia iniziano a fare male sarete a metà dell'opera.
Quando il piano di marmo o di legno o di plastica dove state impastanto inizia a dare segni di cedimento vuol dire che il glutine è pronto.

Accendere il forno per 2 minuti e farlo scaldare, tipo 30 gradi.
Mettere l'impasto nella casserola e/o teglia e infornarlo per farlo lievitare.
Almeno due ore se no la rabbia non passa.
Meditazione ZEN nel frattempo.
Quando l'impasto è diventato una cosa enorme ed ha triplicato il suo volume tiratelo fuori senza toccarlo con le mani.
Accendete ora il forno per davvero e portatelo a 120 gradi.
Infornate il pane e lasciatelo cuocere per venti minuti.

Alla fine, se siete ancora vivi, avrete un pane buonissimo quanto ipercalorico.

Buonappetito.


Intanto sentitevi questa canzone che non riesco a togliermi dalla testa.

sabato 31 gennaio 2009

confessioni notturne.

Certo la mancanza di tempo.
Certo il nuovo stile di vita autoimposto.
Certo il lavoro.
Ma la verità è che non ho un cazzo da scrivere.
G.

lunedì 19 gennaio 2009

Non tutti hanno lo stesso valore

Ci sono ancora gli Italiani, i Polacchi e novanta soldati mongoli che pare valgano come mille.



Da: "W." di Oliver Stone.

giovedì 15 gennaio 2009

Thursday night fever.

Non sopporto quelli del bipartisan, del politically correct, quelli che non si schierano, che non hanno idee nette e precise, quelli che dicono che la colpa e di tutti e la ragione pure.

Annozero.
Ovvero come un giovedi nella media, possa diventare la più brillante delle serate settimanali.

Infatti, in questo susseguirsi di giornate di lavoro lavoro lavoro, palestra palestra palestra e casa casa casa, Michele Santoro ci ha regalato una serata indimenticabile.
Non solo mentre prendeva a patadas en el trasero la stronzissima Lucia Annunziata che lo aveva criticato ingiustamente. Non solo mentre cercava di focalizzare il punto delle serata (senza ogni volta partire dai romani che invadono la galilea o dalla diaspora ebraica), ma si è chiaramente messo dalla parte delle vittime in generale (i PALESTINESI) e dei bambini in particolare.
Uno spettacolo di discutibile giornalismo forse, ma di grande umanità.
La famiglia Zax ha battuto le mani alla fine del suo inveire contro il partito socialista europeo e dei grandi della terra.
Santoro è martire. Domani lo croci-friggeranno su tutta la stampa nazionale e filosionista.


Rula Jabreal è la donna più bella del mediterraneo, del medio oriente, del lontano oriente e di tutto il mondo tranne il Perù.


Non so come la pensiate voi, ma io sto con la Palestina.

giovedì 8 gennaio 2009

Saltare fuori dal libro 2/2


Quando pensavamo che lì fuori ci fosse ancora una vita intera da scoprire, immaginavamo un mondo pieno di musiche come questa.
Di melodie alternative che si nascondevano nelle nicchie dei cd comprati ad Amsterdam o in Francia.
Chè la poesia si sarebbe aperta a noi se avessimo continuato a sperare in un mondo meno banale.
E' oramai chiaro che ci illudevamo. Il mondo non è così grande.
A pensarci bene, poi, mi vergogno quasi di essere stato così ingenuo.Credere che qualcuno possa capire cosa ci passa per la testa. Condividere un sogno, o anche solo un'amore.
Odio tutta l'umanità, me stesso compreso. Anzi odio l'umanità proprio perchè non amo più me stesso.
Ma senza vittimismo.
Un abbraccio a tutti voi.

Fuori dal libro. Fuori dal cerchio

Sono tornato da Napoli con alcuni libri che volevo rileggere.
Ho qui sul comodino il secondo libro di brizzi.
Ovvero l'estate francese più bella dei miei 16 anni.
E non voglio piu parlar male di brizzi perché con lui e grazie a lui siamo usciti fuori dal cerchio.
Al massimo ce l'ho con chi doveva saltare insieme a me e all'ultimo minuto si è tirato indietro.
Fuori dal libro fuori dal cerchio. Insieme sarebbe stato davvero bello.

mercoledì 7 gennaio 2009

Update

Israele ha cominciato cinque giorni fa i bombardamenti su Gaza, per sconfiggere il gruppo terroristico Hamas.
più di 600 morti fino a ieri, la maggior parte dei quali civili, molti bambini.

Tra le vittime, il capo dei terroristi, di 6 anni, e il suo braccio destro, di 3.

Ferme proteste da parte dell'ONU: i carriarmati israeliani, dicono alle Nazioni Unite,
emettono gas di scarico che potrebbero danneggiare l'ambiente.

dal buonissimo blog: http://ghirigoribaumann.blogspot.com/

giovedì 1 gennaio 2009

2009 coi fiocchi.

Non siamo partiti per Verona.
Abbiamo deciso di aspettare che l'influenza sia passata completamente prima di metterci al volante per 7-8 ore.

Intanto invece di questo malato capodanno preferirei essere a Gaza.
Con Vik, con i volontari, gli attivisti, insomma: CON GLI UMANI.
Non vi dico cosa farei se fossi a capo delle forze onu.
Il pensiero ricorre constantemente ai fratelli palestinesi. Talmente fratelli e sorelle che riesco ad immaginare i loro volti, le loro voci, come se fossero sempre stati con me.
E' l'empatia.
Io sono empatico (cioè riesco a immedesimarmi nel dolore di chi me lo racconta) con i Palestinesi.
I Napoletani sono Palestinesi. I Palestinesi sono Napoletani.
Il mio è stato un brutto capodanno, il loro è stato un anno di merda.
Facciamo a cambio.
Facciamo qualsiasi cosa per alleviare il loro dolore.
Vi rimando al blog del grande Vittorio Arrigoni, volontario a Gaza.
http://guerrillaradio.iobloggo.com

GZ