martedì 9 marzo 2010

L'amore ai tempi della moto ovvero seconda sostituzione di maternità

Il tira e molla è finito.
E un po' si è perso ed un po' si è vinto.
A me è andato il secondo premio, e mi accontento.

Non mi hanno convertito il contratto a tempo indeterminato.
E ci sono rimasto male perchè me lo avevano promesso e sbandierato sotto il naso per un anno:
stai tranquillo, ti teniamo, ti prendiamo, ti confermiamo, sei già dei nostri e bla bla bla.
Invece la direzione ha deciso il blocco delle assunzioni (e pure qualche licenziamento di dipendenti con contratti deboli: stagisti, a progetto, da cooperative, ecc. che ci sta sempre bene).
Pare che mi abbiano voluto salvare, perchè tengono in ottima considerazione le mie capacità (sarcastico).
E quindi ho firmato un'altra sostituzione di maternità.
Ed ero combattutto per tutta la durata della scorsa settimana, pensavo che avrei potuto prendermi una rivincita, un gesto di orgoglio, uno schiaffo al capitalismo sfrenato e rifiutare il nuovo contratto.
Dare le dimissioni.
...poi ho accettato la seconda sostituzione di maternità (che se no l'affitto chi lo paga?)
A questo punto c'era in ballo la mia nuova collocazione professionale:
tra le promesse fatte la più consistente era l'affidamento dell'amministrazione esteri del nostro gruppo.
Cosa che mi solleticava parecchio, perchè si usano le lingue, perchè è un ruolo di prestigio (anche se non si fa quasi un cazzo).
e questa cosa qui, dopo vari tentennamenti, sono riuscita a strapparla via.
E' ufficiale (almeno fino a stasera alle 17.30) mi occuperò io dell'estero.
Adesso bisogna solo capire come risparmiare 20.000 dal mio stipendio per comprarmi questa:






O per aprire una piadineria in Argentina.
Salud!

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