martedì 16 febbraio 2010

Male è incrociare i flussi.

Come una brava quindicenne che scrive periodicamente sul proprio blog, oggi, dovrei cominciare più o meno così:

caro diario
oggi è stata una giornata di merda.

Crisi di panico a metà mattinata.
bile a mille nel primo pomeriggio.

Sindrome acuta da abbandono verso le 16. (Gli amici preferiscono fare la spesa piuttosto che venirti a trovare, capì o' Zà?)
Fame da lupi per tutto il pomeriggio.

Senza togliere la fastidiosa presenza di mia madre per casa.
Con le sue insistenti domande.
Con la sua idea di controllarmi.

Mi rendo conto di sopportarla sempre meno.
Forse perchè mi fà perdere il controllo della mia vita o forse non sò.
Comunque venerdi dovrebbe tornare a casa sua.

Gigi e Ilaria sono misteriosi. Mi guardano, mi parlano, interagiscono con me, ma mi danno l'idea di tramare qualcosa.
(in realtà sospetto che mi odino, mi sforzo di convincermi che è solo una mia fobia).

Ieri ero molto preso da alcuni ragionamenti sulla complicità, oggi vorrei scappare su di un isola deserta.

Mi scrive M. da Buenos Aires (ah Ghirigori, abbiamo degli amici in comune te l'ho detto? Sono stato a casa di giovanni truppi a Roma qualche settimana fà con M. B. e suo cugino Edo), sta bene, come al solito immerso in mille cose che gli invidio.
Mi piacerebbe raggiungerlo presto. Ma non sò se lo ha capito. Mi voglio trasferire in sudamerica di nuovo.
Magari con Silvia.


No magari quest'ultima cosa no.
Però la lascio lì non la cancello.

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