Proprio interessanti i caldieresi.
Popolo tanto fiero ed orgoglioso quanto inutile.
cinquemila anime divise in due mega catergorie:
I caldieresi doc, vecchi e bigotti.
I marocchini, tunisini e nordafricani in generale.
C'è anche qualche meridionale sporadico.
Più una non indicativa quantita di gente dell'est.
Le principali attività del luogo sono tre:
Le terme di Giunone, il ristorante a buffet teppaniaky e la lurida pizzeria d'asporto dei calabresi (5 euro una miniporzione di lasagna li mortàc... loro).
Poi il piccolo centro del paese, piccolo, proprio molto piccolo.
L'intensa attività commerciale ruota attorno alla piazzetta. Due bar concorrenti l'uno di fronte all'altro.
Il comune, il municipio, la posta, i vigili, i carabinieri e la farmacia sono tutti in un unico edificio. Grande esempio di ottimizzazione degli spazi.
Merita un cenno su questo blog anche la misteriosa macelleria rumena (c'è scritto proprio così, macelleria rumena), vi si vendono i tagli di carne comuni: salsicce, costine, pollo, hamburger, macinato e tutto quello che c'è nelle macellerie italiane da nord a sud.
Artcinota è la rivalità con il paese di fronte: Colognola ai colli.
A dividere i due centri c'è la strada provinciale n.11.
Però a dirla tutta, ad essere di Colognola ai Colli si è più fighi.
A Colognola, per esempio, cioè dall'altra parte della strada di casa mia, c'è una volta all'anno l'imperdibile sagra dei BISI.
I bisi sono i piselli.
Esiste una varietà che è tipica di Colognola ma non di Caldiero (ora ditemi voi come facevano a sapere i bisi milioni di anni fa che di qui sarebbe passata la statale a dividere i paesi e come fecero quindi a decidere da che parte stare?).
Di tutto rispetto invece è la vigna che si coltiva da queste parti e che dà origine al vino bianco SOAVE, che non è soave per niente, bastano due bicchieri e...boom. stecchiti.
il titolo del post è un omaggio a Giacomo Gioioso (James Joyce)
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